Nel 2022 in Italia è stato avviato a riciclo il 73,6% degli imballaggi in alluminio immessi sul mercato (ovvero 60.200 tonnellate).
Il tasso di riciclo degli imballaggi in alluminio in Italia ha quindi già superato abbondantemente gli obiettivi al 2025 (50%) e al 2030 (60%). È quanto emerge dai risultati dell'assemblea annuale a Milano del Consorzio nazionale imballaggi alluminio (Cial).
La quantità di imballaggi in alluminio immessa nel mercato italiano è di 81.800 tonnellate.
Il recupero totale degli imballaggi in alluminio in Italia (quota di riciclo + quota di imballaggi avviati a recupero energetico) è di 63.600 tonnellate: 60.200 tonnellate al riciclo (73,6%) e 3.400 tonnellate al termovalorizzatore.
Grazie al riciclo di 60.200 tonnellate di imballaggi in alluminio sono state evitate emissioni serra pari a 423mila tonnellate di CO2 e risparmiata energia per oltre 185mila tonnellate equivalenti petrolio.
L'alluminio è riciclabile all'infinito. Il suo riciclo garantisce un risparmio energetico del 95% rispetto ai processi tradizionali. Il 75% di tutto l'alluminio da sempre prodotto nel Mondo è ancora in uso. In Europa si ricicla la più alta quantità di alluminio pro capite nel Mondo. Oggi la produzione italiana si basa al 100% sul riciclo.